venerdì 10 marzo 2017

…punti di vista sullo Scotch Fancy di Francesco Speranza


Sig. Francesco Speranza
1 - D) Vuole raccontare in che anno e dove ha visto per la prima volta lo Scotch Fancy ?

R) La prima volta che vidi uno Scotch Fancy è nel lontano 1975 ad una mostra ornitologica che si tenne a Napoli, se ben ricordo si trattava di un Campionato Italiano. In quel periodo frequentavo le medie e per andare alla mostra mi ricordo che marinai la scuola e andai da solo a vedermi il Campionato Italiano.

2 - D) Quali caratteristiche particolari, riferendomi a pregi e difetti, avevano i soggetti di quel periodo e cosa l'ha affascinata sin da subito ?
R) Ricordandomi con "l'occhio" di oggi erano uccelli grossolani, con spalle larghe ed evidenti, rotondità quasi inesistenti. La cosa che mi colpì fin da subito e fece nascere questa passione che ancora oggi dura, fu la posizione particolare che assumevano.

3 - D) Tra gli storici allevatori pionieri della razza, secondo lei chi, in che modo e con quali pregi ne ha influenzato maggiormente lo sviluppo, gettando nel tempo le basi che ci hanno portato allo Scotch Fancy dei giorni nostri ?
R) Uno dei pionieri della razza in Campania, degno sicuramente di menzione è il Sig. Amedeo Rotondo, mentre a livello europeo voglio ricordare il Sig. Rosch, allevatore tedesco, che negli anni ha prodotto degli Scotch Fancy veramente molto belli, da cui ho avuto anche qualche bel soggetto.

4 - D) Da quale ceppo provenivano le sue prime coppie e su quali
linee, negli anni a seguire, ha basato il suo lavoro genetico ?

R) Nel 1987 aprii un negozio di animali e proprio grazie al mio lavoro ho avuto la possibilità di utilizzare i canarini che diversi allevatori mi portavano a vendere, quindi posso dire che ho iniziato selezionando lo “scarto” di diversi allevatori.

5 - D) A quali pregi ha dato maggiore importanza nello scegliere i suoi capostipiti ?
R) La prima cosa che guardo nei soggetti che vado ad accoppiare sono le spalle, scarto subito gli esemplari che le hanno larghe e pronunciate, dò molta importanza ai soggetti di buona taglia con ottime rotondità, spalle tonde, buona posizione ed ottimo piumaggio. Altri soggetti che tolgo dalla riproduzione sono quei canarini che non vanno in posizione, come anche quei soggetti con posizioni estreme che considero posizioni finte… di paura.

6 - D) Che importanza ha la consanguineità nelle sue combinazioni genetiche? …e l'utilizzo del carattere intenso?

R) Diciamo che la utilizzo, ma facendo attenzione ad evitare consanguineità strette. Preferisco utilizzare una consanguineità molto larga, salvo ovviamente qualche eccezione di soggetti con caratteristiche particolari che meritano, a mio parere, un accoppiamento in consanguineità stretta, ma comunque in quel caso la stagione successiva accoppio il risultato “in rottura”. Riguardo agli intensi, considerando il fatto che a me piacciono molto ed in particolar modo quelli verdi, sono fermamente convinto che possono avere un ruolo da protagonisti. Se la struttura del canarino è buona, se la spalla è giusta, se si riesce a selezionare una buona “copertura intensa”, ci troveremo davanti uno Scotch Fancy che a mio parere sarà più bello del brinato.   

7 - D) Un corretto programma di allevamento, ad un certo punto porta inevitabilmente a dover rinsanguare accoppiando in “rottura”. Non le chiederò che linee di sangue utilizza - perchè come disse tempo fa un mio carissimo amico, “l’allevatore è come il pasticcere, non ti darà mai la ricetta esatta...” - ma vuole dirci in che modo procede e quante difficoltà trova a reperire soggetti con sangue nuovo?
R) Come dicevo prima io non faccio una consanguineità strettissima ne consegue che riesco a lavorare con uccelli miei, senza avere alcun problema di rinsanguare salvo qualche caso eccezionale dove mi son trovato a scambiare qualche soggetto con amici allevatori.

8 - D) In base alla sua esperienza, con quali linee di sangue si esprimono meglio in riproduzione i suoi soggetti?
R) Purtroppo nel 2012/13 mi hanno rubato l’intero allevamento, quindi  per motivi di causa maggiore mi sono trovato ad utilizzare soggetti non miei, tranne pochi soggetti del mi ceppo, che sono riuscito a recuperare nelle varie uccellerie alle quali, i ladri, avevano venduto la “refurtiva”. Proprio in quella stagione riproduttiva mi sono accorto che, accoppiando i miei soggetti con altri provenienti da ceppi esterni, ho avuto un risultato poco soddisfacente.

9 - D) Cosa pensa del livello di selezione che ha raggiunto oggi la razza e su quali caratteristiche, riferendomi a pregi e difetti, bisognerebbe porre maggiore attenzione negli accoppiamenti?
R) Il livello di selezione che ha raggiunto lo Scotch Fancy è abbastanza alto, anche se si vedono ancora tanti canarini con difetti molto gravi e questo ci può anche stare... ma il problema è che tanti di questi canarini li vediamo premiati alle mostre. Per quanto riguarda gli accoppiamenti si deve molto guardare alle rotondità, alle posizione e voglio dire non canarini seduti con zampe corte che li fa "sembrare" di buona posizione, tipo Hoso; Lo Scotch è un canarino che dev’essere concavo dal becco alla coda. Ricordiamoci che deve essere come un "arco teso" o "spicchio di luna" come citano i criteri di giudizio. Per i difetti stiamo attenti a quello che ho detto prima e chiaramente alle altre voci dello standard.

10 - D) Quale consiglio si sente di dare ai giovani allevatori che si accingono a scegliere i loro futuri riproduttori?
R) In primis consiglio di leggere e studiare lo standard di eccellenza, visitare le mostre ed in particolar modo le specialistiche, parlare con allevatori, procurarsi canarini di buona fattura e di non avere fretta nel fare Campioni... tanto prima o dopo arriveranno.
 
Saluti a tutti gli amici dello Scotch Fancy.

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