Sig. Francesco Speranza |
1 - D) Vuole raccontare in che anno e dove
ha visto per la prima volta lo Scotch Fancy ?
R) La prima volta che vidi uno Scotch
Fancy è nel lontano 1975 ad una mostra ornitologica che si tenne a Napoli, se
ben ricordo si trattava di un Campionato Italiano. In quel periodo frequentavo
le medie e per andare alla mostra mi ricordo che marinai la scuola e andai da
solo a vedermi il Campionato Italiano.
2 - D) Quali caratteristiche particolari,
riferendomi a pregi e difetti, avevano i soggetti di quel periodo e cosa l'ha
affascinata sin da subito ?
R) Ricordandomi con "l'occhio"
di oggi erano uccelli grossolani, con spalle larghe ed evidenti, rotondità
quasi inesistenti. La cosa che mi colpì fin da subito e fece nascere questa
passione che ancora oggi dura, fu la posizione particolare che assumevano.
3 - D) Tra gli storici allevatori
pionieri della razza, secondo lei chi, in che modo e con quali pregi ne ha
influenzato maggiormente lo sviluppo, gettando nel tempo le basi che ci hanno
portato allo Scotch Fancy dei giorni nostri ?
R) Uno dei pionieri della razza in
Campania, degno sicuramente di menzione è il Sig. Amedeo Rotondo, mentre a
livello europeo voglio ricordare il Sig. Rosch, allevatore tedesco, che negli
anni ha prodotto degli Scotch Fancy veramente molto belli, da cui ho avuto
anche qualche bel soggetto.
4 - D) Da quale ceppo provenivano le sue
prime coppie e su quali
linee, negli anni a seguire, ha basato il suo lavoro
genetico ?
R) Nel 1987 aprii un negozio di animali e
proprio grazie al mio lavoro ho avuto la possibilità di utilizzare i canarini
che diversi allevatori mi portavano a vendere, quindi posso dire che ho
iniziato selezionando lo “scarto” di diversi allevatori.
5 - D) A quali pregi ha dato maggiore
importanza nello scegliere i suoi capostipiti ?
R) La prima cosa che guardo nei soggetti
che vado ad accoppiare sono le spalle, scarto subito gli esemplari che le hanno
larghe e pronunciate, dò molta importanza ai soggetti di buona taglia con
ottime rotondità, spalle tonde, buona posizione ed ottimo piumaggio. Altri
soggetti che tolgo dalla riproduzione sono quei canarini che non vanno in
posizione, come anche quei soggetti con posizioni estreme che considero
posizioni finte… di paura.
6 - D) Che importanza ha la
consanguineità nelle sue combinazioni genetiche? …e l'utilizzo del carattere
intenso?
R) Diciamo che la utilizzo, ma facendo
attenzione ad evitare consanguineità strette. Preferisco utilizzare una
consanguineità molto larga, salvo ovviamente qualche eccezione di soggetti con
caratteristiche particolari che meritano, a mio parere, un accoppiamento in
consanguineità stretta, ma comunque in quel caso la stagione successiva
accoppio il risultato “in rottura”. Riguardo agli intensi, considerando il
fatto che a me piacciono molto ed in particolar modo quelli verdi, sono
fermamente convinto che possono avere un ruolo da protagonisti. Se la struttura
del canarino è buona, se la spalla è giusta, se si riesce a selezionare una
buona “copertura intensa”, ci troveremo davanti uno Scotch Fancy che a mio
parere sarà più bello del brinato.
7 - D) Un corretto programma di
allevamento, ad un certo punto porta inevitabilmente a dover rinsanguare
accoppiando in “rottura”. Non le chiederò che linee di sangue utilizza - perchè
come disse tempo fa un mio carissimo amico, “l’allevatore è come il pasticcere,
non ti darà mai la ricetta esatta...” - ma vuole dirci in che modo procede e
quante difficoltà trova a reperire soggetti con sangue nuovo?
R) Come dicevo prima io non faccio una
consanguineità strettissima ne consegue che riesco a lavorare con uccelli miei,
senza avere alcun problema di rinsanguare salvo qualche caso eccezionale dove
mi son trovato a scambiare qualche soggetto con amici allevatori.
8 - D) In base alla sua esperienza, con
quali linee di sangue si esprimono meglio in riproduzione i suoi soggetti?
R) Purtroppo nel 2012/13 mi hanno rubato
l’intero allevamento, quindi per motivi
di causa maggiore mi sono trovato ad utilizzare soggetti non miei, tranne pochi
soggetti del mi ceppo, che sono riuscito a recuperare nelle varie uccellerie
alle quali, i ladri, avevano venduto la “refurtiva”. Proprio in quella stagione
riproduttiva mi sono accorto che, accoppiando i miei soggetti con altri
provenienti da ceppi esterni, ho avuto un risultato poco soddisfacente.
9 - D) Cosa pensa del livello di
selezione che ha raggiunto oggi la razza e su quali caratteristiche,
riferendomi a pregi e difetti, bisognerebbe porre maggiore attenzione negli
accoppiamenti?
R) Il
livello di selezione che ha raggiunto lo Scotch Fancy è abbastanza alto, anche
se si vedono ancora tanti canarini con difetti molto gravi e questo ci può
anche stare... ma il problema è che tanti di questi canarini li vediamo
premiati alle mostre. Per quanto riguarda gli accoppiamenti si deve molto
guardare alle rotondità, alle posizione e voglio dire non canarini seduti con
zampe corte che li fa "sembrare" di buona posizione, tipo Hoso; Lo
Scotch è un canarino che dev’essere concavo dal becco alla coda. Ricordiamoci
che deve essere come un "arco teso" o "spicchio di luna" come
citano i criteri di giudizio. Per i difetti stiamo attenti a quello che ho
detto prima e chiaramente alle altre voci dello standard.
10 - D) Quale consiglio si sente di dare
ai giovani allevatori che si accingono a scegliere i loro futuri riproduttori?
R) In primis consiglio di leggere e studiare lo standard di
eccellenza, visitare le mostre ed in particolar modo le specialistiche, parlare
con allevatori, procurarsi canarini di buona fattura e di non avere fretta nel
fare Campioni... tanto prima o dopo arriveranno.
Saluti a tutti gli amici dello Scotch Fancy.
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