venerdì 24 febbraio 2017

…punti di vista sullo Scotch Fancy di Antimo Russo

Sig. Antimo Russo
1 - D) Vuole raccontare in che anno e dove ha visto per la prima volta lo Scotch Fancy ?
R) La prima volta che ho visto lo Scotch Fancy è stato a Mugnano di Napoli in una comune uccelleria nel lontano 1997.

2 - D) Quali caratteristiche particolari, riferendomi a pregi e difetti, avevano i soggetti di quel periodo e cosa l'ha affascinata sin da subito ?
R) In quel periodo i difetti erano che gli Scotch avevano le spalle molto evidenti con poche rotondità e il pregio era che avevano una buona sventratura. In quel momento non mi affascinavano molto.

3 - D) Tra gli storici allevatori pionieri della razza, secondo lei chi, in che modo e con quali pregi ne ha influenzato maggiormente lo sviluppo, gettando nel tempo le basi che ci hanno portato allo Scotch Fancy dei giorni nostri ?
R) Un allevatore storico e pioniere è Amedeo Rotondo e dal momento che l’ho conosciuto sono rimasto affascinato dagli Scotch per il loro colore, il loro piumaggio e l’accostarsi notevolmente allo standard, egli selezionando un tipo di canarino sottile, affusolato e ricco di lipocromo ha gettato le basi che ci hanno portato allo Scotch Fancy dei nostri giorni.

4 - D) Da quale ceppo provenivano le sue prime coppie e su quali linee, negli anni a seguire, ha basato il suo lavoro genetico ?

R) Le mie prime coppie provenivano dal ceppo di Amedeo Rotondo e proprio su quello ho sviluppato il mio lavoro genetico.

5 - D) A quali pregi ha dato maggiore importanza nello scegliere i suoi capostipiti?

R) Ho dato maggiore importanza per i maschi, alla taglia e al colore, per le femmine la forma e la posizione.

6 - D) Che importanza ha la consanguineità nelle sue combinazioni genetiche? …e l'utilizzo del carattere intenso?

R) La consanguineità nelle mie combinazioni genetiche è larga con inserimento di pochi soggetti nuovi. Se come carattere intenso si intende uno Scotch con piumaggio cortissimo ricco di colore ma con spigolatura, allora ha avuto una rilevanza importante nel mio allevamento.

7 - D) Un corretto programma di allevamento, ad un certo punto porta inevitabilmente a dover rinsanguare accoppiando in “rottura”. Non le chiederò che linee di sangue utilizza - perché come disse tempo fa un mio carissimo amico, “l’allevatore è come il pasticcere, non ti darà mai la ricetta esatta...” - ma vuole dirci in che modo procede e quante difficoltà trova a reperire soggetti con sangue nuovo?
R) Le difficoltà nel reperire soggetti nuovi e interessanti è notevole e proprio per questo motivo ho sempre cercato di rinsanguare con canarini appartenenti, anche alla lontana, alla mia linea di sangue. Negli anni ho provato con linee diverse ma il risultato è stato sempre deludente.

8 - D) In base alla sua esperienza, con quali linee di sangue si esprimono meglio in riproduzione i suoi soggetti?
R) Devo dire che ho riscontrato dei buoni risultati accoppiando i miei soggetti con quelli di alcuni amici allevatori che, con le loro idee, hanno sposato questa mia politica selettiva e sono: Nicola Iavarone, Gaetano Iorio, Paolo Califano e Rosario Attanasio.

9 - D) Cosa pensa del livello di selezione che ha raggiunto oggi la razza e su quali caratteristiche, riferendomi a pregi e difetti, bisognerebbe porre maggiore attenzione negli accoppiamenti? 

R) Il livello raggiunto da questa nobile razza è notevole. Spero che oltre alla taglia (che è cosa importante) si tenga presente l’eleganza.

10 - D) Quale consiglio si sente di dare ai giovani allevatori che si accingono a scegliere i loro futuri riproduttori?
R) Rivolgersi sempre ad un allevatore serio, che abbia esperienza di anni di allevamento ed i suoi Scotch si avvicinino allo standard.

Cordiali saluti
Antimo Russo

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