Già da qualche tempo sento il bisogno di dover condividere
con tutti gli appassionati dello Scotch Fancy alcune considerazioni a mio
parere molto importanti. Tali considerazioni sono focalizzate sull’importanza
delle angolature dell’articolazione dello Scotch, in particolare mi riferisco alle
angolature delle zampe e delle ali. Queste considerazioni sono il frutto di
osservazioni quasi trentennali, scaturite da continui dialoghi tecnici con
diversi allevatori, in particolar modo con l’amico Tullio De Biase, con il
quale da qualche anno discuto e disquisisco sull’argomento, senza tralasciare i
vari confronti con Franco Lovato, grande allevatore da cui molti hanno attinto,
e recentemente con Francesco Speranza, Nicola Iavarone, Carmine Settembre, Quinto
Forte e Mirco Meccariello, a volte con lui sembra che lo sgrido, ma non è cosi…
Ecco tutti questi scambi di opinioni, negli anni mi hanno portato ad affinare lo
studio di alcuni particolari che cercherò di condividere, dico alcuni perché ce
ne sarebbero tanti, ma non voglio esagerare. Per semplificare e chiarire meglio
il concetto, allegherò alcuni disegni con la speranza di riuscire a stimolare
in voi una voglia di approfondire lo studio dei particolari, ma soprattutto
spero che non vi limitiate a pensare che il giudizio di questo difficile e
bellissimo canarino, venga liquidato con le ormai famose frasi: “ognuno lo vede
a modo suo” oppure “ciò che conta è l’insieme” ecc., ecc.. A tal proposito mi
riferisco ai giudici, soprattutto a loro chiedo maggiore attenzione nei
dettagli, onde evitare che canarini discreti prendano 96 o 95 punti, mentre altri
eccellenti si fermino a 90 o addirittura 89, con questo ci tengo a precisare
che non mi sto riferendo ai punteggi dello scorso anno, dove infatti alcuni 95 erano
veramente molto belli, ma mi riferisco in generale. Sicuramente c’è da dire che
l’errore ci può stare, del resto tutti possiamo sbagliare, ma sono fermamente convinto che solo una profonda
conoscenza dei dettagli, da parte di noi allevatori e dei giudici, farà
migliorare questa razza.
ANGOLATURE DELL’ARTICOLAZIONE
Nei soggetti migliori, il tarso dovrà avere
un’angolatura di circa 25° a destra e la tibia
avrà un’angolatura di 45° a
sinistra dove l’angolatura del tarso parte dal posatoio, mentre quella della
tibia dalla caviglia. Il femore dal punto di giuntura, ginocchio, avrà
un’angolatura di circa 120° a destra. Fatta questa doverosa premessa, se ora dovessimo
ipotizzare una linea immaginaria, tracciata partendo dal prolungamento della
tibia (linea rossa tratteggiata figura 1), ci accorgeremo che tale linea andrà
esattamente in direzione dell’occhio del canarino (come da figura 1), in questo
caso il soggetto avrà una curvatura perfetta. Diversamente se la stessa line
immaginaria dovesse andare in direzione del becco il soggetto, per poter stare
in equilibrio dovrà obbligatoriamente mostrare il petto. Altro caso se la
medesima linea immaginaria, dovesse puntare in direzione della nuca ci
troveremo di fronte ad un canarino che per restare in equilibrio ci mostrerà
inevitabilmente le spalle, pur raggiungendo, in questo caso, una vaga forma a
semicerchio.
FIGURA 1 |
FIGURA 2 |
POSIZIONE DELLE ALI
Se il punto di “attacco” delle ali, coinciderà con il
punto A (come da figura 2) le ali dello scotch troveranno nel corpo il corretto
appoggio fino al codione e di conseguenza non deborderanno, in questo caso
saremo di fronte ad un soggetto di buona fattura, come del resto recita lo
standard. Se diversamente, nei soggetti di ibridazione Bossu ed f.p.a. (tipo
gibber e giboso), le ali avranno un "attacco" più laterale e basso e quindi
l’attaccatura coinciderà con il punto B (come da figura 2), pertanto,
inevitabilmente deborderanno in un antiestetico prolungamento. A questo punto
credo sia doveroso fare una precisazione: in entrambe i casi le ali sono
dritte, l’importante differenza sta nel fatto che quando l’attaccatura delle
stesse rispetta lo standard e cioè ali attaccate alte nel punto A (come da
figura 2), l’effetto ottico di aderenza al corpo le farà sembrare cure.
STANDARD E PENALIZZAZIONI
Altra considerazione, a mio parere molto importante, è
scaturita dalla lettura dello standard, mi sono preso la briga di porre
all’attenzione degli appassionati, allevatori e giudici, alcuni difetti
menzionati dallo standard, con relative penalizzazioni, che spesso non vengono neanche
presi in considerazione, ne dai giudici
e ne dagli allevatori (figura 3 e figura 4).
FIGURA 3 |
FIGURA 4 |
Vi ringrazio per l’attenzione e spero possa servire,
diversamente non mi offendo, l’importante che non ne nasca una polemica, ma un
piccolo sassolino vorrei togliermelo: è indubbio che Campania e Sicilia
raggruppino il più alto numero di allevatori di questa magnifica razza, ma
vorrei sottolineare che anche da altre parti si alleva e si studia questa
magnifica razza, purtroppo le vicissitudini della vita, non mi danno spesso
l’opportunità di partecipare alle mostre d’élite, ma comunque mi applico come
se le dovessi fare.
Grazie per aver letto queste considerazioni, buona
muta ai vostri canarini e buone mostre.
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