giovedì 22 agosto 2019

Considerazioni tecniche sullo Scotch Fancy di Roberto Pini

Già da qualche tempo sento il bisogno di dover condividere con tutti gli appassionati dello Scotch Fancy alcune considerazioni a mio parere molto importanti. Tali considerazioni sono focalizzate sull’importanza delle angolature dell’articolazione dello Scotch, in particolare mi riferisco alle angolature delle zampe e delle ali. Queste considerazioni sono il frutto di osservazioni quasi trentennali, scaturite da continui dialoghi tecnici con diversi allevatori, in particolar modo con l’amico Tullio De Biase, con il quale da qualche anno discuto e disquisisco sull’argomento, senza tralasciare i vari confronti con Franco Lovato, grande allevatore da cui molti hanno attinto, e recentemente con Francesco Speranza, Nicola Iavarone, Carmine Settembre, Quinto Forte e Mirco Meccariello, a volte con lui sembra che lo sgrido, ma non è cosi… Ecco tutti questi scambi di opinioni, negli anni mi hanno portato ad affinare lo studio di alcuni particolari che cercherò di condividere, dico alcuni perché ce ne sarebbero tanti, ma non voglio esagerare. Per semplificare e chiarire meglio il concetto, allegherò alcuni disegni con la speranza di riuscire a stimolare in voi una voglia di approfondire lo studio dei particolari, ma soprattutto spero che non vi limitiate a pensare che il giudizio di questo difficile e bellissimo canarino, venga liquidato con le ormai famose frasi: “ognuno lo vede a modo suo” oppure “ciò che conta è l’insieme” ecc., ecc.. A tal proposito mi riferisco ai giudici, soprattutto a loro chiedo maggiore attenzione nei dettagli, onde evitare che canarini discreti prendano 96 o 95 punti, mentre altri eccellenti si fermino a 90 o addirittura 89, con questo ci tengo a precisare che non mi sto riferendo ai punteggi dello scorso anno, dove infatti alcuni 95 erano veramente molto belli, ma mi riferisco in generale. Sicuramente c’è da dire che l’errore ci può stare, del resto tutti possiamo sbagliare, ma  sono fermamente convinto che solo una profonda conoscenza dei dettagli, da parte di noi allevatori e dei giudici, farà migliorare questa razza.

ANGOLATURE DELL’ARTICOLAZIONE

Nei soggetti migliori, il tarso dovrà avere un’angolatura di circa 25° a destra e la tibia
FIGURA 1
avrà un’angolatura di 45° a sinistra dove l’angolatura del tarso parte dal posatoio, mentre quella della tibia dalla caviglia. Il femore dal punto di giuntura, ginocchio, avrà un’angolatura di circa 120° a destra. Fatta questa doverosa premessa, se ora dovessimo ipotizzare una linea immaginaria, tracciata partendo dal prolungamento della tibia (linea rossa tratteggiata figura 1), ci accorgeremo che tale linea andrà esattamente in direzione dell’occhio del canarino (come da figura 1), in questo caso il soggetto avrà una curvatura perfetta. Diversamente se la stessa line immaginaria dovesse andare in direzione del becco il soggetto, per poter stare in equilibrio dovrà obbligatoriamente mostrare il petto. Altro caso se la medesima linea immaginaria, dovesse puntare in direzione della nuca ci troveremo di fronte ad un canarino che per restare in equilibrio ci mostrerà inevitabilmente le spalle, pur raggiungendo, in questo caso, una vaga forma a semicerchio.



FIGURA 2
  POSIZIONE DELLE ALI

Se il punto di “attacco” delle ali, coinciderà con il punto A (come da figura 2) le ali dello scotch troveranno nel corpo il corretto appoggio fino al codione e di conseguenza non deborderanno, in questo caso saremo di fronte ad un soggetto di buona fattura, come del resto recita lo standard. Se diversamente, nei soggetti di ibridazione Bossu ed f.p.a. (tipo gibber e giboso), le ali avranno un "attacco" più laterale e basso e quindi l’attaccatura coinciderà con il punto B (come da figura 2), pertanto, inevitabilmente deborderanno in un antiestetico prolungamento. A questo punto credo sia doveroso fare una precisazione: in entrambe i casi le ali sono dritte, l’importante differenza sta nel fatto che quando l’attaccatura delle stesse rispetta lo standard e cioè ali attaccate alte nel punto A (come da figura 2), l’effetto ottico di aderenza al corpo le farà sembrare cure.



 

STANDARD E PENALIZZAZIONI

Altra considerazione, a mio parere molto importante, è scaturita dalla lettura dello standard, mi sono preso la briga di porre all’attenzione degli appassionati, allevatori e giudici, alcuni difetti menzionati dallo standard, con relative penalizzazioni, che spesso non vengono neanche presi in considerazione, ne dai  giudici e ne dagli allevatori (figura 3 e figura 4).    

FIGURA 3
FIGURA 4
Vi ringrazio per l’attenzione e spero possa servire, diversamente non mi offendo, l’importante che non ne nasca una polemica, ma un piccolo sassolino vorrei togliermelo: è indubbio che Campania e Sicilia raggruppino il più alto numero di allevatori di questa magnifica razza, ma vorrei sottolineare che anche da altre parti si alleva e si studia questa magnifica razza, purtroppo le vicissitudini della vita, non mi danno spesso l’opportunità di partecipare alle mostre d’élite, ma comunque mi applico come se le dovessi fare. Grazie per aver letto queste considerazioni, buona muta ai vostri canarini e buone mostre.

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